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C'è un'Italia che continua a correre

Lunedi, 21 Novembre 2011, 10:12

Lunedì 14 Novembre 2011, a partire dalle ore 16.30 presso il teatro Cavallerizza di Reggio Emilia, si è svolto un incontro promosso e organizzato da "Car Server" e "Impresa e Sport".

L'evento, dal titolo "C'è un'Italia che continua a correre", era volto a mostrare come ci sia un Italia fatta di ragazzi e giovani che danno il loro aiuto nel momento del bisogno e che si mettono in gioco sfidando le difficoltà.

Il tutto ha avuto inizio con un intervento del Presidente di Car Server Agostino Alfano, il quale, dopo aver compiuto i saluti alle autorità presenti in sala, ha spiegato come la propria azienda investa nei giovani e creda in loro. Il messaggio più che esplicito è stato: i giovani sono una risorsa a nostra disposizione, basta solo dare loro la possibilità di esprimersi e di partecipare attivamente alla vita sociale e a quella lavorativa, in particolar modo. A dimostrazione di quanto espresso poco prima è stata mostrata, su grande schermo, una presentazione composta da fotografie in cui vi erano giovani intenti a soccorere persone o a scavare durante le alluvioni e le catastofi naturali succedutesi fino a poco tempo fa. Questi scatti erano accompagnati da musica e intervallati da frasi o parole che permettevano agli spettatori di riflettere su quanto avevano appena visto. A conclusione di questa proiezione una foto che ritraeva un giovane soccorritore seduto su un marciapiede stanco e con aria afflitta, a seguire la frase che dava il titolo all'incontro, questa volta seguita però da un punto interrogativo: C'è un'Italia che continua a correre?

L'arduo compito di rispondere a questa domanda è toccato all'ospite d'onore, presente in sala: Alex Zanardi.

(Per chi non lo conoscesse, il signor Zanardi ora è un campione di handbike, infatti ha da poco vinto la Maratona di New York, allora, (cioè chi è meno giovane se lo ricorderà), è stato un grande pilota di Formula 1).

Il campione è quindi salito sul palco è ha iniziato il proprio intervento svoltosi in forma di intervista compiuta da Gianluca Gasparini, giornalista della Gazzetta dello Sport e amico di Alex.
I due hanno affrontato in modo informale tre grandi temi: la disabilità, la determinazione e la collaborazione. Zanardi ha voluto far capire ai presenti che la forza d'animo, di cui molti parlano quando hanno di fronte o vedono un disabile, in realtà non c'entra ma ciò che serve e che fa andare avanti a testa alta è la passione per ciò che si fa. Inoltre si deve cercare di farsi piacere ciò che si sta facendo e se se ne ha la possibilità si devono fare delle scelte. In ogni caso si deve avere grinta, voglia di fare e a volte bisogna riuscire a non prendersi troppo sul serio, questa però è una cosa innata. Sempre con molta naturalezza l'ospite ha continuato dicendo che la vita di una persona senza gambe, come lui è, non è sempre nera o grigia ed infine ha concluso raccontando a modo suo due pregiudizi presenti all'estero riguardanti gli Italiani: il primo è che noi Italiani facciamo poco gioco di squadra e vogliamo invece meriti individuali, il secondo è che a noi Italiani non piace stare a lavorare oltre misura perchè tanto ci sarà sempre qualcuno migliore di noi.
Dopo aver detto ciò ha concluso il proprio intervento dicendo: "Bisogna dare a tutti la scintilla per fare accendere un potenziale fuoco."

L'incontro si è concluso con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato Monica Ramaioli, Direttrice della Fondazione Veronesi, e Giovanni Orlandini, Amministratore Delegato di Car Server.